La Storia
dell’Associazione Volontari Sanremo.
L’Associazione Volontari Sanremo –
Squadra Antincendi Boschivi San Bartolomeo di Sanremo, nasce ufficialmente nel
1980, per iniziativa di un gruppo di amici, quasi tutti residenti nella frazione
di San Bartolomeo, alle spalle della città dei fiori (da cui la denominazione
Squadra A.I.B. San Bartolomeo), che in modo spontaneo e non ancora organizzato,
operano a fianco del Corpo Forestale dello Stato della Provincia di Imperia,
nello spegnimento degli incendi boschivi. La Prima riunione, documentata dal
verbale, si tenne il 4 Marzo del 1980 e si svolse presso il Bar Fagiano di San
Bartolomeo.
All’inizio
i mezzi della Squadra erano pochi e, a dir poco, “primitivi”. Abbondavano,
invece, i materiali di recupero, con largo utilizzo di indumenti che ancora
“odoravano” di “naia” appena finita. L’unico automezzo a disposizione era un
furgone Fiat 238, non definibile, certamente, quale mezzo ottimale per un
intervento antincendio nelle zone impervie. Gli altri automezzi erano forniti
direttamente dai volontari, i quali per raggiungere i luoghi degli incendi,
utilizzavano le proprie autovetture. Ora ci può far sorridere una squadra
antincendio composta da automezzi quali Fiat 238, Fiat 128, oppure le mitiche
vetture d’Oltralpe, quali la Renault 4 o la Citroen 2cv, particolarmente adatte
anche per gli sterrati!
Dall’epoca
le deficienze logistiche furono colmate dall’entusiasmo e dalla voglia di “fare
qualcosa” di tangibile nella lotta agli incendi di bosco, che letteralmente
divoravano la copertura arborea dell’entroterra sanremese, con danni che,
ancora oggi, sono facilmente percettibili.
Il
primo grande intervento compiuto dal neonato gruppo antincendio, fu quello in
occasione del grande incendio di Monte Ceppo, ove andarono distrutti oltre 450
ettari di boschi.
I dati ed
i numeri sono inequivocabili. Dal 1980 al 1986 vi fu un sostanziale aumento
degli interventi antincendio, giustificato anche dal fatto che, a seguito
dell’aumento numerico dei volontari e della preparazione tecnica acquisita,
venivano effettuati interventi antincendio anche fuori comune.
La
prima autovettura destinata esclusivamente alla Squadra Antincendio fu una Fiat
Campagnola a Benzina, affidata dal Consorzio Sanremese, nel corso del 1983.
L’anno dopo, sempre il Consorzio Sanremese, diede in dotazione un altro mezzo
alle proprie squadre antincendio convenzionate. Potremmo definirlo il “papà” di
tutte le piccole autobotti 4x4 che ormai hanno in dotazione quasi tutte le
squadre antincendio nazionali. Il mezzo era un piccolo autocarro, o per meglio
definirlo, un trattore, Disalcar Tino, sul cui pianale veniva installata una
banalissima vasca per uso agricolo, in materiale plastico, collegata ad una
motopompa con pistoni ceramici e dotata di due rotoli da 300 metri di gomma
ciascuno.
Sempre
in prima linea, il mitico “Tino”, come veniva soprannominato dai volontari,
effettuò innumerevoli servizi prima che i segni della vecchiaia lo
costringevano al “meritato riposo” nel corso del 2001, dopo quasi 18 anni di
duro servizio antincendio.
Il
1985 si aprì con un’insolita emergenza per Sanremo: la neve. Nel gennaio di
quell’anno, a causa delle abbondanti nevicate, il gruppo dei volontari di San
Bartolomeo, intervenne per liberare molte strade dell’entroterra cittadino.
L’Associazione
Volontari Sanremo – Squadra Antincendi Boschivi San Bartolomeo, si costituì in
Sodalizio Volontaristico in data 29/09/1986, e a partire dal 1987,
progressivamente, l’Associazione vide accrescere il proprio impegno anche nel
settore della Protezione Civile, con interventi a favore, maggiormente, per il
Comune di Sanremo e di altre Istituzioni Pubbliche, in occasione di
manifestazione sportive o turistiche.
Il
24 luglio 1987, a seguito del grave incendio del Mercato dei Fiori di Valle
Armea, ancora in costruzione, venne richiesto anche l’intervento
dell’Associazione Volontari Sanremo, in ausilio ai Vigili del Fuoco, con
compiti di trasporto acqua e di antincendio, in modo che le alte fiamme
dell’edificio non si propagassero alle sterpaglie attorno, minacciando
l’abitato di Bussana.
Durante
il 1987 e il 1988, l’Associazione Volontari Sanremo, operò innumerevoli volte
per piccoli incendi boschivi.
Nel
1989, la nostra squadra intervenne per
lo spegnimento di un grosso incendio boschivo nel savonese e precisamente nel
comune di Quiliano, dove il rogo minacciava anche alcune abitazioni della zona.
Nel
febbraio del 1990, la nostra squadra, veniva interpellata per l’effettuazione
del servizio antincendio, in supporto ai Vigili del Fuoco, assieme ad altre
squadre antincendio dei comuni limitrofi, per la maxi edizione del Festival
della Canzone Italiana, svolta per l’unica volta nel “nuovo” Mercato dei Fiori
di Valle Armea.
Nel
1991, la nostra Squadra veniva richiesta per espletare compiti di antincendio
nella Prova Spettacolo di Ospedaletti e nelle altre Prove Speciali del 33°
Rallye di Sanremo, valido per il Campionato del Mondo Rally. Il rapporto con
l’organizzazione Sanremorally, durò anche per altre edizioni della corsa automobilistica.
Altri interventi a favore delle manifestazioni turistiche e sportive del Comune
di Sanremo, proseguirono per molti anni. In particolare, nell’aprile del 1992,
la nostra associazione fece assistenza antincendio e sicurezza percorso ad una
delle prime edizioni della Corsa Motociclistica di Velocità in Salita, valevole
per il Campionato Nazionale, organizzata dal Motoclub Polizia di Stato.
Nella
calda estate del 1992, la nostra associazione intervenne per numerosi incendi
boschivi, in particolare nel grosso rogo del 5 settembre, il quale in poche
ore bruciò oltre 500 ettari di macchia
mediterranea, coinvolgendo ben tre comuni: Ospedaletti, Seborga e Sanremo.
Il 5
ottobre del 1992, a seguito delle forti piogge, la nostra squadra interveniva nel
comune di Sanremo per numerosi allagamenti, anche in abitazioni, per lo più in
zona Foce, a ponente della città dei fiori.
Il
6 febbraio del 1993, veniva inaugurata la sede dell’associazione, ricavata da
due locali messi a disposizione dal Comune di Sanremo, presso le scuole
elementari di San Bartolomeo, al numero 248 di Strada San Bartolomeo. Veniva
anche dotata di una “sala” operativa dotata di radio CB con telefono e fax. Le
attrezzature e gli automezzi, venivano tenute nel “baraccone”, struttura “molto
spartana” destinata al solo ricovero dei mezzi e distaccata dalla sede, ove in
quell’anno sorgeva anche un’elisuperficie, la quale fungeva come zona di
atterraggio e decollo di elicotteri ad uso emergenza.
Proprio
dal 1993, la nostra associazione iniziò ad effettuare veri e propri interventi
di Protezione Civile. Una squadra del sodalizio sanremese, fu inviata in
soccorso nella città di Genova, duramente colpita dall’alluvione, provocata
dalle forti piogge e dall’esondazione dei Torrenti Polcevera e Bisagno.
Nel
gennaio del 1994, il personale della nostra associazione veniva richiesta dal
Comune di Sanremo, per svolgere il compito di sicurezza, in collaborazione a
Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale, nel corso della manifestazione
“Sanremo In Fiore”, l’annuale sfilata dei Carri Fioriti nel centro città e
trasmessa in diretta televisiva dalla trasmissione televisiva Linea Verde di
Rai Uno. La nostra associazione svolge annualmente servizio a codesta
manifestazione, poiché richiamo di decine di migliaia di persone da tutta
Italia. A Maggio la nostra associazione fece servizio di pattugliamento delle
coste in occasione della prova del Campionato del Mondo di Off Shore, svolta a
Sanremo. Nel mese di Giugno la squadra partecipò alle prime Gare Antincendio,
tenute ad Imperia, alla presenza delle altre associazioni e dei Vigili del
Fuoco del Comando Provinciale di Imperia. Il 7 Luglio, la nostra squadra
intervenne per l’assistenza all’importante concerto musicale di Bob Dylan,
svolto al Campo Comunale di Sanremo. Quella del ’94 fu un’estate molto calda
(non solo per i Campionati Modiali di Calcio persi alle Finali), ma anche dal
lato antincendio, con numerosi roghi in tutta la provincia. Nell’autunno, la
nostra Squadra intervenne in Piemonte, durante la grave alluvione che colpì
tutta la regione. Tale calamità provocò numerose vittime lungo tutti i percorsi
dei grandi fiumi che la attraversano. Gli allagamenti maggiori furono provocati
dal Tanaro, dalla Stura di Demonte, dal Po e da tutti gli altri corsi d’acqua,
gonfiati per le eccezionali piogge. Le province di Cuneo, Torino, Asti ed
Alessandria erano in ginocchio. La nostra squadra venne dislocata nel basso
Cuneese, e precisamente nelle zone di Ceva, Farigliano e Dogliani, a soccorrere
le popolazioni colpite dalle acque del Fiume Tanaro, nel tratto in cui si
immettono le acque anche del Torrente Pesio.
L’estate
del 1995 si aprì con un mistero nella città dei fiori. Dal Convento delle suore
della Guadalupa, veniva lanciato l’allarme per la scomparsa di una loro
“Sorella”. La suora, secondo le loro testimonianze, pareva soffrisse di
problemi cardiaci. Le operazioni di ricerca iniziarono subito, e furono
condotte, oltre che dalla nostra squadra, anche da Carabinieri e Polizia. Del
caso se ne interessò anche la trasmissione di Raitre “Chi l’ha Visto”. Furono
pattugliate tutte le zone dalla Croce della Parà, sulle alture di Sanremo, fino
a Bussana e la Pigna di Sanremo, ma della suora nessuna traccia. Sempre nel
corso del 1995, la nostra associazione intervenne, con incarichi di antincendio
boschivo e logistica, a Col di Nava, nel corso della Gara Internazionale di
Pattugliamento Militare, organizzata dall A.N.Art.I. di Milano, alla presenza di numerose squadre dei vari
corpo militari internazionali. Sempre nel 1995, la nostra associazione prestò
assistenza nel corso del motoraduno “Pistonata”, organizzato dal Motoclub
Sanremo. L’assistenza a questa manifestazione durò per altre edizioni. Sempre in
quell’anno, giungeva dalla Regione Liguria, un’altra autobotte. Si trattava di
un mezzo 4x4 OZ, con cisterna da 1000 litri.
Nel 1996,
l’Associazione Volontari Sanremo, si iscrisse all’Albo Regionale delle
Associazioni di Volontariato (D.P.G.R. n.92 del 07/02/1996) e presso il
Dipartimento della Protezione Civile (n.84233 del 10/07/1996). Nel 1996 si
dovette però registrare una tragedia nei boschi liguri. Nell’ agosto, la nostra squadra interveniva nei boschi di Monte
Nero, tra i comuni di Bordighera e di Ospedaletti, che per mano dolosa erano in
fiamme. Andarono in fumo più di 250 ettari. Purtroppo in quel rogo persero la
vita due “colleghi” forestali del
Comando Stazione di Sanremo: Roberto Giacchino e Franco Iannelli, rimasti
intrappolati nelle fiamme.
A gennaio
dell’anno dopo, il Comune di Bordighera organizzò un’esercitazione denominata
“Giornata per Monte Nero”, la quale riscosse un grande successo, anche per la
presenza di numerosissime squadre provenienti da tutto il Nord Italia. Durante
la manifestazione vennero “ricordati” anche i due “forestali”, caduti in
servizio; venne infatti costruito un “cippo” nel luogo in cui i due persero la
vita. Ogni anno, ad agosto, viene celebrata una messa in suffragio proprio in
quel luogo.
Nell’estate
di quell’anno, alle 13.30 circa, giungeva una telefonata al nostro centralino,
la quale ci segnalava un incendio nel Palazzo Boera d’Olmo, sede del Museo
Storico Municipale, nel centro di Sanremo. In ausilio ai Vigili del Fuoco, la
nostra associazione intervenne con le due autobotti. L’incendio venne spento
dopo circa tre ore e provocò ingenti danni al tetto dell’edificio storico, ma
fortunatamente il museo era salvo.
Nel
settembre e ottobre del 1997, la Protezione Civile di Sanremo, intervenne nelle
regioni dell’Umbria e delle Marche, duramente colpite dal sisma. La nostra
squadra, che inviò a turno i propri volontari nelle zone colpite, fu dislocata
a Foligno (Campo La Paciana). Essa effettuò innumerevoli interventi: dal
trasporto delle roulotte nei campi di Sellano e Colfiorito, al montaggio delle
tende Ministeriali, al trasporto di indumenti primari destinati alle
popolazioni fino alla gestione (a turno con le altre squadra nazionali) del
Campo La Paciana di Foligno. Proprio in questa occasione si strinsero le prime
amicizie tra i componenti degli altri gruppi. Le più significative furono
quelle con il Gruppo di Protezione Civile di Palestrina (Roma) e di
Franciacorta (Brescia).
Sempre
nel 1997, l’Associazione Volontari Sanremo, aderisce al CE.S.P.IM, (prima
denominazione : Centro Sperimentale Provincia di Imperia ora Centro Servizi al
Volontariato della Provincia di Imperia) un’organizzazione che rappresentava
tutte le associazioni di volontariato, sia di Protezione Civile che di altri
settori, quali, assistenziali, sociali, animalisti, etc., della Provincia di
Imperia.
Nel
corso del 1997, la Provincia di Imperia, realizzò una rete di ponti radio con
copertura di tutto il territorio provinciale, destinato agli enti riconosciuti
nella tutela ambientale boschiva e di antincendio. Vennero dotate di apparati
radio le Associazioni Antincendio della Provincia, il Corpo Forestale dello
Stato, i Vigili del Fuoco e il Corpo di Polizia Provinciale. Questa radio
serviva anche per mettere in collegamento i vari enti impegnati negli
interventi antincendio.
L’anno
si chiuse con la presenza della nostra Associazione, nell’incarico di vigilanza
antincendio, nel corso dei Campionati nazionali di Judo, svolti nel Palafiori
di Corso Garibaldi.
Nell’anno
1998, vennero consegnati i Diplomi e le Medaglie di Benemerenza
all’associazione ed ai 18 volontari che presero parte alla “missione” in Umbria
l’anno prima, ufficilalizzate dal Decreto dell’allora Ministro dell’Interno on.
Giorgio Napolitano. Sempre nel 1998, il
Comune di Sanremo, diede in dotazione alla nostra squadra tre nuovi mezzi: una
Fiat Panda 4x4, un Land Rover Defender 90 e un autocarro polisoccorso Bremach
4x4. Neanche il tempo di inaugurarli che subito venivano impiegati
nell’alluvione che colpì proprio la città dei fiori. Questa fu la vera e
propria emergenza che ha colpito la città di Sanremo. Le forti piogge che dalle
12 alle 14 del 29 settembre hanno flagellato la Riviera di Ponente, hanno
provocato numerosi allagamenti in centro città (per chi è di Sanremo, come non
ricordarsi il “Sottopasso delle Poste” completamente allagato) e numerosi
smontamenti nell’entroterra, dove vi fu anche una vittima.
In
quei giorni il Centro Operativo della Protezione Civile era presso il Comando
di Polizia Municipale, dove a ricevere le numerose telefonate di richiesta
v’era un nostro volontario. Questo fu un primo esempio di Centro Operativo
Misto realizzato nel Comune di Sanremo.
Finalmente
nel gennaio del 1999, vennero inaugurati i mezzi del Comune, con una cerimonia
pubblica, svolta sul “Solettone” di Piazza Colombo, alla presenza delle
Autorità Comunali, tra cui il Sindaco Giovenale Bottini e l’Assessore alla
protezione Civile, Gianni Berrino, e il Presidente del Consorzio Sanremese,
Enzo Colantonio. Questa manifestazione ci fece conoscere maggiormente alla
popolazione locale, che prima dell’alluvione di Sanremo del 1998, ignorava la
preparazione tecnica della Protezione Civile di Sanremo. I mezzi vennero subito
impiegati nel corso dell’esercitazione tenutasi ad Ospedaletti, atta a ripristinare
la sicurezza dei piccoli torrenti. A questa esercitazione parteciparono
numerose squadre provenienti da tutto il Nord-Italia. Significativa fu la
partecipazione dei volontari del Parco Ticino.
Nel
maggio del 1999, a seguito della Guerra nei Balcani, si veniva creare
un’emergenza profughi, nelle zone del Kosovo, e dell’Albania. La nostra
associazione, diede allora il via alle operazioni di raccolta viveri, vestiario
e quant’altro materiale fosse ritenuto utile da spedire alle popolazioni
kosovare, profughe in Albania. Il centro di raccolta veniva creato nel
Palafiori, anche grazie alle strutture messe a disposizione dal Comune di
Sanremo. A fine giugno veniva richiesta dalla Rai, tramite il Comune di
Sanremo, la presenza del personale della nostra associazione, per compiti di
sicurezza e controllo nel corso della trasmissione televisiva Sanremo Estate,
trasmessa in diretta su Rai Uno e svolta in due serate da Pian di Nave.
L’estate proseguì con la partecipazione di una nostra delegazione al 1° Torneo
di Calcio a 5, Memorial Giacchino-Iannelli, i due colleghi della Forestale
scomparsi in servizio durante il grave rogo di Monte Nero del 1996. Non fù un
gran successo per la squadra sanremese, la quale si classificò solamente
settima.
Nel
2000, si presentavano due grandi emergenze: nell’aprile, a seguito del
ritrovamento di un ordigno bellico di discrete dimensioni, nel comune di
Ospedaletti, a confine con il comune di Sanremo, si operava nel corso
dell’evacuazione della popolazione, Oltre 30.000 persone venivano allontanate
per 12 ore dalle proprie abitazioni nei comuni di Ospedaletti e Sanremo (nelle
frazioni Coldirodi e nelle zone di San Lorenzo, Foce, Pian di Poma, Solaro e
Via Padre Semeria). L’emergenza si concluse dopo 12 ore senza ulteriori problemi.
L’ordigno venne regolarmente disinnescato dagli artificieri.
A novembre
invece, trovammo nuovamente l’incubo alluvione, e questa volta per ben tre
volte. Il primo intervento veniva effettuato in soccorso alle popolazioni
colpite dall’alluvione nel Canavese, nelle zone di Ivrea, in provincia di
Torino. Questa emergenza venne effettuata assieme alle altre squadre
antincendio e di Protezione Civile della Provincia di Imperia che hanno aderito
ad un primo esempio di “Colonna Mobile”. Esse erano: la Protezione Civile di
Camporosso, la Protezione Civile di Dolceacqua, il Gruppo Valle Argentina-Armea
di Taggia e il Nucleo S.S. Trinità di Imperia.
Nel
corso dell’intervento i nostri volontari, vennero contattati da un
rappresentante dell’Associazione Specchio dei Tempi, del quotidiano La Stampa,
il quale propose un offerta per il gruppo sanremese, mediante i fondi destinati
alle popolazioni colpite dall’alluvione, raccolti dal quotidiano La Stampa e
dal TG5. Con quei fondi, venne acquistata sei mesi dopo un’autobotte Scam
SM-35, la quale prese il posto dell’ormai “esausto” Disalcar “Tino”.
Rientrati
dall’emergenza piemontese, ben due altre alluvioni attesero i volontari
sanremesi. Tra ottobre e novembre le forti piogge colpirono l’estremo ponente
imperiese, in particolare i comuni di Soldano, San Biagio della Cima,
Dolceacqua, Camporosso, Vallecrosia e Ventimiglia. A fine novembre toccò invece
alle zone di Ceriana (zona più colpita dalle frane e ove vi furono le uniche
vittime del disastro), Montalto, Badalucco, Taggia e Sanremo. Anche qui i
veniva istituito il COM presso Palazzo Bellevue, sede Comunale e della Polizia
Municipale, ove al centralino v’era un volontario della Protezione Civile di
Sanremo, (come nel 1998). Le zone sanremesi più colpite furono quelle a
levante, nella zona industriale di Valle Armea. Numerosi interventi furono
compiuti nei capannoni industriali e per conto dell’A.M.A.I.E., (l’azienda che
fornisce l’erogazione elettrica e gestisce le risorse idriche), la quale
trovandosi in difficoltà per numerosi danni alle condutture, dovette sospendere
l’erogazione dell’acqua per parecchi giorni. La distribuzione avveniva anche
grazie alla nostra associazione, la quale trasportava i “sacchetti” di acqua
potabile, forniti dalla stessa azienda, direttamente nelle case delle persone,
per lo più anziane, le quali erano con i rubinetti a secco. Una nostra
delegazione, sempre nei giorni critici, raggiunse per prima la frazione di San
Romolo, rimasta isolata per gli smontamenti su entrambe le strade, consegnò un
primo rifornimento di acqua potabile e si accertò che non vi fossero feriti.
Il
2001 si aprì con un’altra emergenza idrica. Per l’effettuazione delle
riparazioni sulle condutture idriche, l’A.M.A.I.E., dovette sospendere per due
giorni, in orari definiti, l’erogazione di acqua dai rubinetti, nella città di
Sanremo. Anche in questo caso, la nostra associazione venne interpellata per
distribuire gli ormai famosi sacchetti d’acqua potabile alla popolazione.
L’estate
si aprì con un importante servizio, in ausilio alla Polizia Municipale di
Sanremo. Infatti, il Giro d’Italia, la più famosa corsa ciclistica a tappe del
“Bel Paese”, riapprovava a Sanremoo dopo parecchi anni di assenza. Il precorso
però era una novità assoluta. Infatti era una sorta di circuito (dai cui la
denominazione “Circuito dei Fiori”). I ciclisti dovevano attraversare per ben
tre volte il centro di Sanremo, dove ad ogni incrocio v’era un Vigile o un
volontario della Protezione Civile di Sanremo.
Nell’agosto
del 2001, finalmente il “Tino”, si meritò la pensione. Giunse infatti la nuova
autobotte ScamSM-35 da 1000 lt. di capacità, donata dalla Fondazione Specchio
dei Tempi, dai Lettori del quotidiano La Stampa e dai telespettatori del TG5.
L’inaugurazione
però avvenne nel giugno del 2002 e si svolse nel centro storico di Sanremo, in
Piazza San Siro, alla presenza delle autorità comunali, civili e alla presenza
delle Forze dell’Ordine e delle altre Squadre, giunte anche da fuori provincia.
Proprio in quei giorni veniva stipulata una convenzione con il Comune di
Sanremo, per interventi antincendio e di Protezione Civile.
Sempre
nel corso del 2002, la nostra associazione decise di aderire al Flab
(Federazione Ligure delle associazioni Antincendio e di protezione Civile), già
attivo nelle province di Savona e Genova. La nostra associazione, assieme ai
volontari di Dolceacqua, Camporosso, Valli Argentina-Armea di Taggia, di
Imperia S.S. Trinità e di Cervo, fondò la sezione Imperiese del Flab.
Neanche
il tempo di organizzarsi che subito il Flab Imperiese fu chiamato all’opera, in
ben due emergenze nell’arco di un mese.
Nel
novembre del 2002, la delegazione imperiese fu mandata in Molise, nei Comuni di
Montagano e di Campolieto, in provincia di Campobasso, colpite dal sisma.
“Appena nato”, il Flab Imperiese fu mandato in ausilio dei colleghi di Savona e
Genova, dimostrando già affiatamento, collaborazione e intesa tra i vari
componenti delle varie associazioni. Il gruppo di Sanremo era composto da 4
volontari con un mezzo polisoccorso Bremach e fu dislocato presso il C.O.C. di
Montagano, in provincia.
Sempre
a novembre, il Flab Imperiese, e quindi l’associazione Volontari Sanremo,
dovette ripartire per un’altra emergenza: l’alluvione nel Tigullio e
precisamente a Chiavari, in provincia di Genova (dove vi fu anche una vittima).
Il gruppo di Sanremo era composto da 7 volontari, di cui uno con funzioni di
coordinatore del C.O.M. di Chiavari, allestito presso il Municipio, nel Centro
Operativo della Polizia Municipale.
Il
2003 si aprì con una grave emergenza antincendio. La nostra associazione venne
allertata per un incendio di elevate dimensioni scoppiato in un deposito di
materiale di compostaggio in Valle Armea, a pochi metri dalla Casa
Circondariale di Sanremo. L’intervento, in ausilio ai Vigili del Fuoco, durò in
totale ben due giorni.
Pochi
mesi dopo ed un’altra emergenza si presentò nuovamente. Ad aprile, nella notte
tra il 2 e il 3 aprile, in una nottata molto ventosa, con raffiche anche di 120
Km/h, si verificò un incendio, le cui cause no sono ancora accertate. Le prime
squadre dei volontari, che intervennero immediatamente effettuarono compiti di
evacuazione forzata (assieme alle Forze dell’Ordine), delle abitazioni, ormai
raggiunte dal fuoco e distrutte a Pian della Castagna. Il rogo venne spento
definitivamente solo dopo 4 giorni. Andarono in fumo oltre 350 ettari di
superficie boscata, con gravi danni a linee elettriche, telefoniche e con la
distruzione di due abitazioni, numerose autovetture, ripetitori
radio-televisivi e telefonici e la morte di migliaia di animali selvatici e
domestici, rimasti intrappolati nelle case andate distrutte. Giorni dopo, il
Sindaco di Sanremo, per ringraziare l’opera dei volontari, fece pubblicare sui
giornali locali l’elenco completo dei volontari intervenuti (135 da tutta la
provincia di cui ben 50 solo della nostra Associazione), definendoci “Gli
Angeli del Bosco”.
Sulla base della manifestazione di
Monte Nero, anche per le aree di San Romolo e Monte Bignone, si è deciso di
fare una manifestazione simile. La nostra associazione, con il Comune di
Sanremo, la Rivista La Protezione Civile Italiana e le altre squadre del
F.l.a.b. Imperiese, hanno organizzato una due giorni di lavoro di bonifica
boschiva, delle aree devastate dal fuoco. Negli stessi giorni a Villa Ormond,
si svolgeva il Convegno che battezzava ufficialmente il Parco Naturale. Il
momento clou per i volontari era la domenica. Giunsero a San Romolo, zona del
“cantiere” quasi tutte le squadre della provincia di Imperia, della regione
Liguria e di altre regioni italiane, tra cui il Piemonte, la Lombardia, il
Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Umbria e Marche. La manifestazione fu un
vero successo, e a testimonianza lo sono state le autorità intervenute.
Pochi giorni dopo e nuovamente un
altro grave incendio. Nelle aree della ditta Beusi di Bussana, già interessate
nel mese di gennaio 2003, si propagava nuovamente un incendio. Questa volta le
forti raffiche di vento, hanno propagato il fuoco alle aree circostanti,
danneggiando delle colture, una serra, un oliveto e minacciando alcune
abitazioni. L’estate 2003, sarà comunque ricordata per le sue alte temperature
e per i numerosi incendi boschivi, che hanno interessato tutto il territorio
provinciale di Imperia e non solo. Tra gli incendi più devastanti sicuramente
quelli di Montenero-Vallebona, Ventimiglia-Bevera-Monte Pozzo e
Ventimiglia-Roverino. Nel mese di settembre, la nostra opera è stata richiesta
per un devastante incendio che ha interessato i comuni di Laigueglia ed Andora.
La nostra squadra operava nei pressi della galleria Vallon d’Arme, lungo
l’Autostrada A10, chiusa al traffico nel lungo tratto tra Imperia Est e
Albenga.
L’autunno 2003 aveva ancora il
sapore del fuoco. La nostra squadra interveniva nel grave incendio che ha interessato
gli abitati di Pompeiana e Castellaro, dove anche qui, il fuoco aveva
minacciato numerose abitazioni e si è rischiato di chiudere nuovamente
l’autostrada e di far evacuare le Aree
di Servizio di Castellaro e di Conioli. Il 2003 si concludeva senza altre gravi
emergenze.
Il 2004, si aprì senza gravi
emergenze. Difatti non vi sono interventi di rilievo. Dal lato amministrativo,
la squadra riceveva un nuovo veicolo antincendio, destinato all’attività di
prevenzione e controllo del territorio. Questo Land Rover Defender 110, veniva
acquistato dalla Regione Liguria, con il contributo CEE, e affidato al CIO, il
Centro Intercomunale Organizzato, cui la nostra associazione fa parte. Inoltre
nel 2004, il Comune di Sanremo, grazie all’intervento dell’Ufficio Beni
Ambientali, ci concesse l’utilizzo di una porzione di immobile ricavato nell’ex
stazione della funivia a Monte Bignone, cui noi ricavammo un piccolo
distaccamento estivo per la ricognizione e l’avvistamento di incendi boschivi.
Il 2005 si apre purtroppo con la
morte del Pontefice Giovanni Paolo II. Erano infatti le 21.37 di Sabato 2
Aprile quando le campane del Vaticano suonarono a lutto. Il Dipartimento della
protezione civile, considerata l’alta affluenza di pellegrini che avrebbero
raggiunto Roma, precettò tutte le colonne mobili a disposizione sul territorio
nazionale. La Protezione Civile di Sanremo inviò 2 squadre inserite
rispettivamente nelle Colonne Mobili di Imperia 1, coordinata dal Capo Colonna Carlo
Boeri, in servizio presso Roma e Città del Vaticano, e Imperia 2, destinata a
Tor Vergata.
Il 25 Aprile 2005, una nuova
squadra veniva richiesta dal DPC e subito inviata Roma per la prima
celebrazione di Benedetto XVI.
Sempre a Roma, ma questa volta per
la parata del 2 Giugno, la Regione Liguria, inviò come suo rappresentante alla
Festa della Repubblica, Carlo Boeri, Caposquadra e Volontario della protezione
Civile di Sanremo.
L’11 Giugno, veniva finalmente
inaugurata la sede operativa della Protezione Civile. Alla presenza delle
massime autorità cittadine e militari, entrava in funzione la nuova struttura
realizzata dal Comune di Sanremo. La sala riunioni, veniva intitolata a due
volontari prematuramente scomparsi: Marco Liberato ed Alessio Gasciarino.
Nel periodo estivo, presatarono
servizio a Sanremo alcune squadre dei Vigili del Fuoco Volontari della Provincia
Autonoma di Trento. Questo accordo, voluto da un grande amico qual è Franco
Pasargklian, ha trovato appoggio presso la nostra associazione e il Comune di
Sanremo, il quale ha garantito il vitto e l’alloggio nel parco naturale a San
Romolo delle squadre che a turni settimanali raggiungevano la Riviera dei
Fiori. Tutto sommato un ottimo risultato si è avuto con la diminuzione degli
incendi che si sono registrati nell’estate 2005, solo 8 contro i 16 del 2004 e
i 42 del 2003.
Sul finire dell’estate, da
segnalare l’arrivo del nuovo mezzo Scam, acquistato con il contributo della Regione
Liguria. Prima missione del nuovo mezzo, l’esercitazione a Laveno Mombello, sul
Lago Maggiore.
Il 2005, si conclude con due
eventi. Il primo, registrato il 18 dicembre è la scoperta del Cippo Miliare del
1754, quale segnava i confini delle comunità di Coldirodi, all’epoca comune
autonomo e Sanremo, scomparso negli anni ’60 o ’70 per un atto vandalico e ritrovato
nei boschi in località Carpanea. Il secondo evento, è l’emergenza neve,
provocata dalle abbondanti nevicate del 28 dicembre, le quali hanno creato qualche
disagio in centro città, ma vera emergenza sulle alture, con nuclei abitativi
isolati.
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